Redivivo
Mi manca sentirmi vivo,
se mai l’ho provato…
L’esperienza che posseggo
è tale a quella di un redivivo;
non uno comune, tuttavia:
come quello nei film
che vaga senza via
e si nutre ingordo dell’umana follia.
Com’è essere vivo?
Com’è provare davvero?
Detto da un redivivo,
non dovrebbe essere neppure un pensiero.
E quindi cosa sono?
Un essere intrappolato
nella ricerca di un insensato perdono…
Un essere umano che di umano
gli resta il tormento che egli stesso
si è posto.
Perché non uscirne e dire sì alla vita?
Perché, in effetti, è molto forte
la gabbia da me costruita.
E no, non tutti possono comprendere.
Non tutti capiranno questo bieco tormento.
D’altronde credo di aver mentito:
perché di umano resta anche
qualcosa di brillante che neppure
L’oscurità può spegnere del tutto.
Quella luce che è visibile
persino dietro le porte chiuse.
La speranza che rende la vita
alle persone che lor stesse si furono illuse.