Mors mea

Quanto pesan’ certi ricordi:
dolenti e amare spiagge
bagnate dal mare della nostra impresa.
Quella stessa impresa che è la vita,
pian piano mi trasporta verso la meta
che è la follia.
Tu mi guardavi e partiva la paranoia
di un altro gioco in cui io perdevo sempre.
Ti prendevi i pezzi dell’anima mia
e senza vergogna dicevi di amarmi.
Ero come un’aquila appena nata,
volevo solo imparare a volare…
ma tu mi hai spezzato un’ala
e adesso non mi riesco a fidare.
Un vuoto nel cuore e un forte rumore,
adesso non sento e mi manca l’amore.

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