Fissando il vuoto

Cos’hai? Mi dite,
mentre guardo nel vuoto
e sento voi che pensate.
Non lo so. Vi rispondo,
forse perché ciò che provo
fa parte del profondo.
Toccate la mia superficie
e pensate di conoscermi,
anch’io non so chi sono
e mi addolora cercare un insensato perdono.
Mi perdo tra le risate,
mi colgono i pensieri più distanti
ed è così che perdo quegli istanti
che voi prendete perché osate;
osate non pensare,
come se una mente
non ce l’aveste
ed è forse questo il motivo
per cui sono triste.
Amiamo, odiamo, giudichiamo…
perché non pensate?
Il pensiero è parola
con te stesso
e ora, non è lo stesso.
Ancora una volta guardo il vuoto,
sperando di incontrare uno sguardo
come il mio,
che non scappi dai pensieri
e che la parola “codardo”
faccia parte di ieri.

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